Giovedì 7 agosto 2008

   

L’ULTIMA PARTITA.

Chi chiedeva al vostro umile cronista come mai non avesse scritto l’articolo abituale sull’ultima partita di campionato ASTRA – SAN LEO ( vinta tra l’altro 2-1 e non è piccola soddisfazione ) riceveva da due mesi la stessa risposta: quella non era l’ultima partita. L’ultima partita si sarebbe giocata più avanti, non su un prato verde ma sui tavoli talora polverosi della Federazione avendo per arbitri signori un po’attempati ai quali non risparmiamo spesso critiche, ma senza i quali la nostra attività non potrebbe esistere.

Adesso anche questa partita si è giocata e come ci è capitato spesso quest’anno

 

ABBIAMO VINTO

E’

SECONDA

 

Cosa dire: che siamo felici è il minimo e siamo felici soprattutto perché sappiamo di aver lottato e faticato per un anno intero senza sottrarre nulla a nessuno e mantenendo alto sempre il rispetto per compagni e avversari.

Sappiamo che ci aspetta una avventura difficile, ma il cuore è già pronto e le gambe cominceremo a temprarle fra qualche giorno perché la fatica non ci spaventa.

E allora che fare.

Per ora solo ringraziare.

 Ringraziare tutti i ragazzi da chi ha giocato sempre a chi ha giocato meno perché chi vince è la squadra, è la Società e da soli nel nostro sport non si va da nessuna parte. Ringraziarli per l’impegno che hanno profuso, per non essersi abbattuti nei momenti no, per la fiducia che hanno concesso ad allenatori e dirigenti, per l’entusiasmo dei loro vent’ anni che ci aiuta a non vedere i capelli bianchi che ornano le nostre teste.

Grazie all’indomito condottiero di questa truppa, a mister Rivaldi; grazie alla sua passione, alla sua voglia di lottare, alle sue arrabbiature, alla sua capacità di stare insieme a noi, all’amore, ricambiato, che quotidianamente dimostra per questa squadra e questa Società.

Grazie al nostro Presidente che , avvicinatosi con diffidenza alla categoria, ha scoperto come anche qui possano esistere valori profondi e piacere di giocare per giocare come tra i ragazzini del nostro settore giovanile e non manca di manifestarci la sua stima e il suo apprezzamento. Se qualche volta ci manderà a visitare quello strano paese che gli è così caro sapremo che lo fa per averci più vicini al suo cuore.

Grazie, perché no, alla Federazione , che riconoscendo i meriti sportivi della nostra Società  ha reso ancor più evidente che sessant’ anni di impegno e dedizione al servizio di piccoli e grandi atleti non sono passati invano.

Grazie per l’emozione e la gioia che tutto questo ci da e se qualche parte di questo articolo vi apparirà con un leggero alone di umidità non stupitevi: a noi , che i campi di calcio non li calchiamo più da anni ogni tanto capita che sfugga qualche lacrima…………………di felicità.